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Aeroporto di Pontecagnano, stop ai voli della Orion Air

  SALERNO E’ durato appena cinque mesi, dal primo decollo del 2 agosto scorso, il «volo pindarico» dell’aeroporto di Pontecagnano. Che dopo estenuanti dibattiti e confronti politici fu battezzato come «Salerno – Costa d’Amalfi». Da ieri sera nessun veivolo parte o atterra sulla pista picentina. E gli sfortunati viaggiatori dell’ultimo volo per Milano Malpensa sono stati dirottati poco dopo le 20 su Capodichino, dopo la vana attesa del jumbolino della Orion Air e dopo essere stati informati del blocco dei collegamenti da un semplice cartello affisso nell’aerostazione. La Gan (Global Aviation Network), la società che gestiva le rotte utilizzando il vettore spagnolo OrionAir, ha deciso di abbandonare Pontecagnano. Ritenendo non più valide economicamente le tratte – anche per problemi finanziari e tecnici sorti con la compagnia aerea iberica – e lanciando al contempo pesanti accuse nei confronti della politica locale. «Abbiamo dato vita, con un ambizioso e accurato business plan, all’aeroporto di Salerno – è precisato in una nota della Gan – ora siamo costretti a sospendere il servizio. Sono cinque i fattori negativi che hanno causato lo stop: due incontrollabili, mentre altri tre sono imputabili a precise responsabilità. I due fattori che sfuggono al controllo di chiunque sono la crisi finanziaria globale e il costo del petrolio andato alle stelle nei primi mesi di operatività. Poi ci sono le responsabilità locali. Purtroppo e sorprendentemente, alcuni dei problemi che hanno creato maggiori disagi ai passeggeri sono venuti proprio da OrionAir. I casi sono noti: i ritardi del 1 settembre per cuase tecniche a Madrid: problemi con un motore, con le luci interne di emergenza, al carrello, rottura del pannello spie dei sistemi di bordo e ancora altro». Poi l’accusa agli esponenti istituzionali. «La politica locale è stata, in tutti questi mesi, così capace di influire negativamente sul destino dell’aeroporto da rendere la cosa del tutto inspiegabile agli occhi di una società che si stava impegnando – prosegue il testo diramato dalla Gan – l’escalation di scontri, il cui apice è stato il momento in cui si è arrivati a provvedimenti giudiziari gli uni contro gli altri, hanno generato profondo disagio presso il pubblico, un calo della domanda, la convinzione presso molti che l’aeroporto avrebbe chiuso e la presa di posizione di alcuni operatori turistici, soprattutto agenzie del nord Italia, che "Salerno non funziona". Fattori quali minacce di scioperi, mancanza di segnaletica stradale, carenze infrastrutturali e altre situazioni poco piacevoli non hanno aiutato lo scalo. I casi più eclatanti sono stati la doppia rottura dell’apparecchiatura per la guida all’atterraggio e, ultimo, il caso del personale di pulizia dello scalo che ha attivato distrattamente lo scivolo di emergenza provocando l’impossibilità a volare».  Intanto il Codacons è pronto a difendere i consumatori. «Oggi presenteremo istanza di accesso alla Provincia per sapere quanto denaro pubblico è stato speso – precisa Pierluigi Morena – poi tuteleremo i cittadini in tutti le sedi per rimborsi e risarcimento danni».

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