COMUNICATO STAMPA
Venerdì 24 novembre 2017
PROVINCIA DI COMO: 15 COMUNI A RISCHIO IDROGEOLOGICO
RICHIESTO INTERVENTO DEL MINISTERO DELL’AMBIENTE E DEL GOVERNO PER ORIENTARE POLITICHE EDILIZIE ED IMPORRE MONITORAGGI E MANUTENZIONI
ESPOSTO ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA
Lombardia a forte rischio idrogeologico.
Secondo un’indagine di Legambiente, che si basa sulle risposte dei Comuni ad un questionario dell’associazione, sul Lario sono stati soltanto 24 i sindaci che hanno dato seguito alle domande.
Pochi, in verità, soprattutto se si torna con la mente ai tanti problemi – anche recenti – legati a frane e smottamenti.
Un rischio che riguarda attività produttive, aree residenziali, strutture ricettive tuttora troppo vicine ad aree soggette a possibili esondazioni o frane.
In ogni caso, sulla base delle risposte avute dai Comuni, Legambiente ha individuato almeno 15 comuni della provincia – compreso il capoluogo – in cui sono presenti industrie, abitazioni, interi quartieri, strutture sensibili, turistiche o commerciali in aree a rischio idrogeologico.
In città, tra esondazioni in piazza Cavour, ingrossamenti di torrenti e frane – si pensi ad esempio a quanto accaduto a Civiglio – la situazione è sicuramente problematica.
Ma indicazioni non troppo diverse arrivano da Eupilio e Gera Lario, dove il torrente San Vincenzo costituisce da sempre una seria minaccia.
Anche Cantù presenta case e fabbriche in zone a rischio frane e allagamenti, così come Cavargna, Maslianico, Ponte Lambro, Porlezza, Rodero e Valsolda.
Le indicazioni giunte a Legambiente da Carimate, San Siro e Uggiate Trevano parlano invece di case in aree considerate critiche, mentre a Casnate e Grandate viene segnalata la presenza di industrie potenzialmente pericolose.
Il Codacons ha richiesto un intervento del Governo e del ministero dell’ambiente, al fine di orientare le politiche edilizie in Lombardia, imporre ai comuni di effettuare i dovuti monitoraggi e manutenzioni, oltre alla redazione del piano di emergenza, documento obbligatorio.
L’associazione effettuerà inoltre un esposto alla Procura della repubblica di Como, affinché vengano puniti eventuali reati commessi dalle amministrazioni comunali nella predisposizione dei piani regolatori.