COMUNICATO STAMPA
Cronaca Lecco
giovedì 19 aprile 2018
L’ ITER DI BONIFICA DELL’ETERNIT NELL’EX AREA LEUCI E’ DESTINATO A RIPARTIRE DA ZERO: PERSISTE IL PROBLEMA AMIANTO
DOCCIA FREDDA PER GLI ABITANTI DELLA ZONA CHE CHIEDONO DA DUE ANNI UNA PRESA DI POSIZIONE
ESPOSTO IN PROCURA E ALLA CORTE DEI CONTI DEL CODACONS: INADEMPIMENTO DELL’ORDINANZA CHE IMPONEVA LA BONIFICA
La proprietà ha annullato il contratto con la società incaricata di redigere i piani di bonifica. L’azienda ha quindi annullato quanto presentato all’Ats ed è impossibile a questo punto ipotizzare una tempistica.
Inizialmente la situazione sembrava, con progressi estremamente lenti, incanalata nella giusta direzione, gli sviluppi degli ultimi giorni hanno gettato pesanti ombre sulla possibilità che il cemento-amianto danneggiato nella ex fabbrica possa essere rimosso velocemente.
Il problema riguarda il rapporto tra la proprietà dell’area di Via XI Febbraio, la Lago Srl, e la società tecnica deputata alla messa a punto della bonifica vera e propria, la Coimperzeta di Mariano Comense.
Sembrerebbero essere motivazioni legate alla tempistica con cui le operazioni sono state condotte in questa fase la proprietà avrebbe comunicato alla Coimperzeta la volontà di rescindere il contratto; ne è conseguito l’immediato annullamento dei piano di bonifica.
Insomma, sembra assurdo che la salute dei cittadini venga trattata con così poca considerazione, ma a quanto pare si dovrà ripartire da capo, dai sopralluoghi dei tecnici, cui seguirà la realizzazione del progetto da sottoporre al vaglio dell’Ats, per procedere quindi con la tanto attesa bonifica.
I cittadini sono giustamente indignati, sono ormai due anni infatti che chiedono al Comune una presa di posizione per cancellare i rischi di salute che corre chiunque viva in zona.
Dalle lastre di cemento e amianto si diffondono tramite le correnti delle microfibre altamente tossiche e potenzialmente letali. Si teme per la presenza dell’amianto friabile a livello di pareti in relazione all’impiantistica dell’ex fabbrica, ancora più nocivo di quello delle coperture.
Codacons presenta esposto in Procura e alla Corte dei Conti a causa dell’inadempimento, da parte dell’azienda, dell’ordinanza che imponeva il piano di bonifica che era stato imposto, risalente al 26 Giugno 2017.